Confronto fra Belantamab Mafodotin più Pomalidomide e Desamatasone e Bortezomib più Pomalidomide e Desametasone in ricaduti e resistenti al Mieloma Multiplo
CODICE STUDIO
NCT04484623
TIPOLOGIA
Ricaduti
NOME SPONSOR
GlaxoSmithKline
DESCRIZIONE
Questo studio viene proposto a pazienti con Mieloma Multiplo che abbiano ricevuto in precedenza almeno un tipo di terapia per la malattia e che devono essere stati trattati in precedenza con il farmaco Lenalidomide. Il trattamento prevede l’assegnazione casuale ad uno di due possibili tipi di terapia. Il primo tipo di trattamento, che viene proposto a metà dei pazienti, consiste nella somministrazione dell’anticorpo monoclonale Belantamab Mafodotin in combinazione con Pomalidomide e Desametasone. Belantamab Mafodotin è un anticorpo monoclonale diretto verso una proteina bersaglio presente solo sulla superficie delle cellule ammalate. Quando Belantamab Mafodotin si lega al suo bersaglio è in grado di attivare il sistema immunitario che contribuisce all’uccisione della cellula tumorale. Belantamab Mafodotin è stato pensato per uccidere le cellule ammalate grazie anche al fatto che la sua molecola è legata ad un potente chemioterapico che viene introdotto all’interno della cellula bersaglio e contribuisce al potente effetto terapeutico del farmaco. In sintesi, Belantamab Mafodotin agisce con due differenti modalità, da un lato attiva il sistema immunitario e dall’altro trasporta solo alle cellule ammalate un potente chemioterapico. Dal punto di vista degli effetti collaterali, Belantamab Mafodotin si caratterizza per la possibile comparsa di un fastidioso danno a livello dell’occhio, in particolare alla superficie della cornea. Può accadere che, in corso di trattamento, si abbia la comparsa di un fastidio abbassamento della vista. Fortunatamente i disturbi oculari, benché fastidiosi, si risolvono completamente nel giro di alcune settimane. Altri effetti collaterali che si possono presentare con questa terapia sono costituiti da un abbassamento dei globuli bianchi ed un aumentato rischio di sviluppare infezioni.
Alla restante metà dei partecipanti allo studio viene proposta una terapia che combina Bortezomib con Pomalidomide e Desametasone. Questa terapia prevede nei primi mesi un accesso due volte alla settimana in ospedale per la somministrazione sottocutanea di Bortezomib in day hospital, mentre Pomalidomide e Desametasone vengono assunti per bocca a casa. Gli effetti collaterali attesi sono principalmente costituiti dalla possibile comparsa di neuropatia periferica, che consiste in una fastidiosa sensazione di formicolio ai piedi, che può aumentare di intensità fino a manifestarsi come dolore. Inoltre, può essere presente un aumento del rischio di infezioni.
FARMACI UTILIZZATI